Madre mia e Pellicole di gelosia, due poesie del prof. Garbarino




"Madre mia" di A. Garbarino

Madre mia
Nelle notti di bimbo
Leggevi per me
Storie di animali, uomini e dei.

La tua voce narrante
Era la porta per la vita
Un prendere per mano
Con guanti di parole

Tu leggevi, io ascoltavo
Sul quel letto a vapore
Viaggiavo prima ancora di aver viaggiato
Imparavo prima ancora di aver appreso.

Il biglietto d’entrata per il mio viaggio
Me l’ hai regalato tu
Recitando i ruoli più importanti
Come nessuna persona mai.



Pellicole di gelosia. Di A. Garbarino

Sentila
La distanza s’ annulla
La scia dei nostri tumulti
Invisibile agli altri
Scalfisce la durezza del cielo.

Sentile
Pellicole di gelosia
Dure come il diamante
Contengono le onde
Delle nostre maree silenziose

Sentiamoci
L’un l’ altra
Cosi crollando lo spazio e il tempo

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